Il grido si leva sempre più forte: i trasporti da e per il Salento sono la vera piaga del territorio. Bisogna averne bisogno per capire il dramma che affrontano pendolari residenti e turisti ogni giorno: ce ne sono pochi, male organizzati, con mezzi vecchi e sporchi. Il Prefetto di Lecce Claudio Palomba ha suonato ieri l'allarme invitando la classe dirigente di muoversi, di fare qualcosa, di attrezzarsi. Neppure il servizio d'estate Salento in Bus, un tempo fiore dell'occhiello è più all'altezza delle aspettative di chi giunge nel Salento in vacanza o degli stessi salentini che preferiscono i mezzi pubblici alla macchina. Un vero disastro su tutti i fronti, sia che si parli di treni su rotaie che di pullman di linea o dedicati al turismo. Anche i politici invocano le istituzioni di fare qualcosa. Per esempio Blasi qualche giorno fa, oggi Abaterusso sul servizio navetta dall'aeroporto di Brindisi a Lecce. Dice Abaterusso: "Rendere il servizio navetta Aeroporto di Brindisi – Lecce più efficiente e congeniale alle necessità di cittadini e viaggiatori deve essere una prerogativa della Regione Puglia, perché, i dati ce lo dicono, sono in tanti a utilizzare lo scalo brindisino durante tutto l'anno.

Per questo ho appena depositato un’interrogazione in Consiglio regionale affinché siano resi chiari una volta per tutte le intenzioni della Regione in merito a questo importantissimo servizio.

Mi chiedo: perché dalla stazione di Bari centrale allo scalo aeroportuale di Palese ci sono servizi adeguati mentre i salentini devono essere trattati come cittadini di serie B? Al pari degli abitanti della provincia di Bari, anche noi meritiamo servizi adeguati e degni di un luogo ad alta vocazione turistica. E così anche i turisti".

La navetta che dall’aeroporto di Brindisi arriva fino a Lecce rappresenta una importante risorsa per i cittadini e per i tanti turisti che fino ad oggi sono stati solo penalizzati dalla mancanza di un servizio efficiente di collegamento tra le due realtà. Una regione come la nostra che punta sul turismo non può accettare che arrivare a Lecce, per non parlare di Santa Maria di Leuca, diventi un'impresa titanica, quasi un viaggio della speranza. Un gap infrastrutturale, questo, di cui ciclicamente ci troviamo a parlare che occorre necessariamente colmare.