Anche in questa pagina del Vangelo di Giovanni Evangelista erge, come Profeta, il Battista, il Quale non solo riconosce, in Gesù, l'Agnello di Dio, ma indirizza anche, alla Sua sequela, due suoi discepoli, che dalle quattro del pomeriggio di quel giorno,
resteranno con il Nazareno.
Uno dei due, Andrea, guiderà, subito dopo, alla sequela del Signore, anche il fratello, Simon Pietro, che Gesù chiamerà "Pietro", riconoscendogli la funzione di "pietra" a fondamento, della Sua chiesa nascente.
Il Vangelo odierno ci riguarda profondamente: Anche noi come il Battista prima e Andrea, subito dopo, dobbiamo infatti sentirci "profeti", chiamati cioè a testimoniare che Gesù è l'Agnello di Dio - Redentore dell'umanità - a quanti ancora non Lo
conoscono, indirizzare quindi, al Suo seguito, nuovi discepoli - testimoni. La Chiesa attualmente va impoverendosi perché noi, cristiani adulti nella fede, non osiamo più riconoscere, nei più giovani, i carismi (= doni di Grazia) offerti loro in dote, né
avviarli ai "ministeri" (servizi) cui ciascuno deve proporsi, in funzione della originalità del dono che perciò gli è stato offerto nel Battesimo.
Il nostro Dio è Trinità - Comunione; noi, Suoi figli, siano stati da LUI voluti, a vantaggio della comunità dei fratelli.