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Quarta Domenica di Pasqua. Gesù diventa "guardiano del suo gregge" e "porta dell'ovile"

Data: 28/04/2023 - Ora: 10:34
Categoria: Cultura

gesù

Due metafore illuminano l'odierno Vangelo che Giovanni usa per ben
definire la missione del Cristo


Gesù, l'Unigenito di Dio, sapiente e concreto Maestro di vita, viene ad
annunciare il Vangelo all'umanità di tutti i tempi, con esempi tratti dalla
esperienza contadina e pastorale, nota anche alle comunità più semplici.
Egli ama definirsi "Pastore" delle genti, che, consapevoli della loro
comune provenienza e della meta che le attende, Lo seguono.
Due metafore illuminano l'odierno Vangelo che Giovanni usa per ben
definire la missione del Cristo, nella quale Egli stesso si riconosce, quale
"guardiano del suo gregge" e "porta dell'ovile", luogo nel quale vivono le
pecore, da LUI curate, raccolte.
Di fatto, uscendo dalla prima metafora, il Signore Gesù è mandato tra gli
uomini dal Padre per annunciare la Buona novella: il Padre ci ama tanto da
dare il Suo unico Figlio per noi. (Gesù muore in Croce per riscattarci dal
peccato e restituirci la dignità iniziale). Chi segue il Vangelo (Buona
notizia) e vive nello Spirito delle Beatitudini, modalità di vita scelta per Sé
da Gesù stesso, vivrà in eterno, nella casa del Padre, che ci attende.
Il significato della seconda metafora "porta" dell'ovile (=chiesa),ci rivela
un secondo essenziale risvolto della missione del Cristo fra noi: Egli è il
solo tramite tra gli uomini e Dio; ci si salva insomma soltanto seguendoLo
e "attraversando" il Suo Amore (=assimilandolo, facendolo proprio). Il
nostro Pastore continua ad offrirsi per noi, e come "Porta" ci consente di
raggiungere i pascoli ubertosi della Sua Parola e di nutrirci dei Sacramenti
(=canali di vita eterna). Il Signore ci mette in guardia da ladri e mercenari,
che giungono al gregge, non suo tramite (porta), ma attraverso vie
improprie (=finestra) con poteri seduttivi che fanno smarrire i fedeli
(pecore). Di fatto non esistono pastori diversi da Gesù, per insegnamento e
guida, né percorsi dissimili da quello indicato da LUI: il Vangelo.
Possiamo verificare la nostra appartenenza al gregge di Gesù Pastore, se ci
teniamo a contatto con LUI nella preghiera e nei Sacramenti (aiuti
necessari), se apparteniamo alla comunità, amando generosamente i
fratelli, soprattutto bisognosi, ponendoci al servizio vicendevole, e
soprattutto annunciando con la vita, e con la Parola, il Vangelo e offrendo
a tale Missione tutti noi stessi. È un ottimo investimento: vale la vita
eterna.

Autore: Mariagrazia Camassa

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