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Vangelo della Santissima Trinità

Data: 10/06/2022 - Ora: 09:47
Categoria: Cultura

vangelo

La Trinità


Trascorso il Tempo Pasquale, che si è concluso domenica scorsa, con la Pentecoste,
Solennità che ci ha proposto lo Spirito Santo, come Autore e Fattore di ogni Bellezza
e Armonia, e come Amore che dà origine e scopo alla nostra Vita, la chiesa ci offre
da contemplare la Santa Trinità, mistero fondante della fede cristiana. Il nostro Dio,
uno e Trino, non è tanto una verità da dimostrare, ma la divina relazione offertaci,
da fissare con gli occhi del cuore amante, e da riproporre nella nostra vita di
comunione fraterna. Ogni volta che ci segniamo con la croce, secondo mistero della
nostra fede, lo facciamo nel "nome" del Padre (creatore), del Figlio Suo, Unigenito,
Gesù Cristo, e del Santo Spirito, Carità che unisce, da sempre, il Padre col Figlio.
Per spiegarsi come Dio possa essere, ad un tempo "uno" e "Trino" dobbiamo far
riferimento alla facoltà, offertaci, di Amare.
Un solo "cuore" ci rende capaci di vivere relazioni genitoriali, filiali, sponsali e
amicali, ad un tempo; e ciò, grazie allo Spirito, per Sua natura multiforme; lo Stesso
che pone in una relazione inscindibile l’Abbà con il Figlio Suo Unigenito. In un tempo
reso triste dalla pandemia e dalla guerra mondiale, a pezzetti, ciò che ci divide, fra
noi, é proprio l'incapacità di relazionarci con lo Spirito, datore di ogni Bene grande.
E’ LUI l'Ispiratore del Vangelo, la forza capace di trasformare nella Eucaristia, il pane
nel corpo di Gesù, e il vigore offerto al corpo del Signore, giacente nella tomba, di
risorgere. Ogni segno di Croce significhi, da oggi, per noi, il ritorno alla nostra
consacrazione battesimale, che ci innesta nel nostro Dio-Trinità e ci spalanchi il
cuore all'Amore con cui Dio stesso ci lega a Sé, così come ci rivela lo Spirito, se
sappiamo invocarLo e ascoltarLo. Proprio nel Vangelo odierno Gesù, infatti,
promette ai Suoi, che il Consolatore avrebbe spiegato loro quanto, umanamente,
fosse stato difficile da comprendere.

Autore: Mariagrazia Camassa

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