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Comincia la settimana Santa

Data: 11/04/2022 - Ora: 09:59
Categoria: Cultura

settimana santa

Domenica delle Palme 10 aprile: Racconto della nostra Redenzione nella "Passione e morte di Gesù",
secondo Luca

Non sappiamo quanto sia costata la nostra salvezza a Gesù, nostro Signore, possiamo però ascoltare, nella
proclamazione della Sua Passione, alcune situazioni che il Cristo ha dovuto patire, per Amore nostro, tanto
fisicamente quanto, e ancor più, moralmente. Siamo certamente desiderosi di pentirci soprattutto del
nostro orgoglio, dell’ingratitudine, nell’eccessivo attaccamento al nostro ruolo sociale e del personale
benessere. Vi segnalo, a tale scopo, i momenti cruciali della Passione, che ritroverete nella lettura
personale del Passio, perché, insieme, maturiamo un autentico desiderio di accompagnare Gesù nel suo
cammino verso il Calvario, con compassione amorevole. Nel suo itinerario doloroso, ci soffermeremo con
LUI adorandoLo, durante:
1) l’interrogatorio poco rispettoso e condizionato dalla folla e dal potere presso Pilato e presso Erode;
2) la sua flagellazione alla colonna (40 colpi) che Lo hanno ferito e fatto tutto sanguinare;
3) la coronazione di spine, dolorosa e oltraggiosa, da parte della soldataglia, che lo schernisce;
4) la salita al Calvario con la Croce, il cui peso Lo sovrasta fino a dover cedere il legno al Cireneo, per non
morire per via;
5) la Crocifissione e l’irrisione di molti astanti;
6) il sitio (=ho sete), con cui si risponde con aceto e fiele, -che non beve-;
7) l’affidamento di Maria, Sua madre, a Giovanni, l’amato discepolo, che "da quel giorno, la prende con sé";
8) infine il "Tutto è compiuto" gridato e la consegna del suo Spirito al Padre.
Ognuno di questi momenti rivela non tanto il dolore (la nostra Redenzione è stata un parto doloroso per
Gesù, che si fa, in un certo senso, anche nostra madre) quanto il suo Amore eccessivo, compassionevole,
mite (sembra un agnello mansueto condotto al macello) per noi uomini.
Un pagano, il centurione romano, vedendoLo morire così ha detto "Era veramente il Figlio di Dio".
La natura si ribella, per la morte del suo Dio: il cielo si fa buio, la terra trema, come in un singhiozzo. Solo
l’uomo rimane impassibile. Fanno eccezione: Maria, la Madre, con sua sorella e la Maddalena che piangono
di dolore; accanto a loro, dei discepoli, è presente soltanto l’amato, il più giovane, Giovanni.
Tutto "sembra" finito, ma Gesù, il Messia, in spirito, è sceso nel limbo a liberare Adamo ed Eva, patriarchi e
profeti...
Lo spirito vigila e, al terzo giorno, a Pasqua, ridarà vita sfolgorante a quel povero Corpo piagato, che
risorgerà con i segni della Crocefissione, divenuti sorgenti di luce.

Autore: Mariagrazia Camassa

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