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Si vince perché si è più forti. Ma si vince anche perché, a volte, non ci sono avversari.

Data: 08/05/2012 - Ora: 01:12
Categoria: Politica

Le polemiche violente su filobus, via Brenta e altri presunti scandali politico amministrativi non sono serviti. Lecce ha benedetto con un suffragio, addirittura imprevedibile il sindaco uscente Paolo Perrone, a dimostrazione di una forza sul territorio che, a questo punto, non può essere sottoposta a valutazioni personali e parziali.
L'investitura plebiscitaria di Perrone è un fatto oggettivo ma che non basta a spiegare il risultato. Meglio del 2007.
Mentre nel Centrosinistra si è riusciti nell'impresa di battere il record negativo del 2002, quando Alberto Maritati fu sonoramente superato da Adriana Poli con quel famoso 70 a 30. Una sconfitta storica, ma anche un record ormai battuto.
Siamo certi però, dopo aver visto i primi dati, che il successo di Perrone è indubbiamente merito suo e di tutto il Centrodestra, ma anche figlio della debolezza degli avversari.
Per raggiungere quel numero così modesto di voti il Centrosinistra leccese non aveva certamente bisogno di scomodare un vice presidente di Regione, sarebbe bastato un quisque de populo. L'uomo della strada, senza nome e senza volto non avrebbe potuto fare peggio.
L'indicazione è netta, chiara e assolutamente verace.
Non sapevamo quanto fossero entusiasti i leccesi di questa amministrazione uscente, o quanto estimatori di Paolo Perrone, ma l'alternativa non l'hanno né vista né sentita, per fare, eventualmente, scelte diverse.
Lecce forse non era così innamorata di un Centrodestra uguale a se stesso da troppo tempo, ma il rinnovamento dall'altra parte sembrava Alien o un film di fantascienza di serie B.
Tra Paolo Perrone e il suo avversario, Lecce non ha avuto dubbi. E dopo 15 anni si continua sulla stessa strada.
Qualcuno, da domani, dovrà trovare il tempo di riflettere sul proprio futuro politico e sul diritto di legittima rappresentanza di una minoranza di popolo che avrebbe meritato di non sentirsi una razza in via d'estinzione…
Intanto, subito gli auguri di buon lavoro al nuovo sindaco; e ai leccesi buona fortuna.

Autore: Marco Renna

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