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Navi militari cinesi nel porto di Taranto in segno di amicizia

Data: 03/08/2010 - Ora: 10:12
Categoria: Politica

Navi militari cinesi nel porto di Taranto in segno di amicizia

Segnali di pace Nato - Cina

C'erano anche cinesi con le bandierine, oltre alla fanfara eal picchetto d'onore,all'arrivo ieri della cacciatorpediniere e della fregata cinesi Guangzhou e Chaohu quando sono arrivate al porto militare di Taranto, uno dei più importanti della Nato nel Mediterraneo, per la prima visita ufficiale in Italia. Oggi le due navi militari della Repubblica popolare terranno per la prima volta nella storia alcune manovre congiunte con l'Italia. Le navi sono di ritorno dalla missione cinese contro i pirati somali nel Golfo di Aden, condotta in coordinamento ancora con l'Alleanza atlantica. Si tratta di un doppio segnale di amicizia, cosa estremamente importante in questioni strategiche che riguardano lo sviluppo e la crescita della marina militare cinese, l'unica in teoria che, fra alcuni decenni, potrebbe sfidare la supremazia dell'America nei mari o almeno in alcune parti degli oceani.

L'arrivo a Taranto era programmato da tempo e non è stato cambiato o cancellato, nonostante le recenti tensioni tra Stati Uniti e Pechino. La questione è molto importante, perché solo una decina di giorni fa il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha quasi gettato un guanto di sfida alla Cina, dichiarando in una conferenza dei Paesi asiatici che il Mar Cinese meridionale è questione strategica per gli Usa. Quella porzione di oceano si allunga dal Sud della Cina fino a davanti a Malaysia e Indonesia, allargandosi a Est e a Ovest a sfiorare le coste del Vietnam e delle Filippine. Sette Paesi e territori (Cina, Taiwan, Vietnam, Filippine, Indonesia, Malaysia e Brunei) si contendono la sovranità su due piccoli arcipelaghi, le Spratlys e le Paracels, e un tratto di mare passaggio quasi obbligato per le merci che da Europa e Africa sono dirette in Giappone e Corea. Lì sotto, poi, ci sono riserve di gas e petrolio particolarmente preziose in una regione affamata di energia. Da circa dieci anni la Cina, Paese di gran lunga più potente della regione, ha dichiarato il principio dello sviluppo congiunto e pacifico della zona, ma questo ha significato poco in sostanza perché gli attriti non sono diminuiti.La Cina vuole continuare e rafforzare i rapporti con la Nato in un settore chiave per entrambi, quello navale. E se la Nato è guidata dall'America, allora il messaggio implicito è che Pechino accetta, in qualche modo, la leadership militare statunitense.

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